MIDWAY: FORD, SMIGHT, EMMERICH E LA GUERRA DEL PACIFICO

Midway

Per tutti gli appassionati di storia della Seconda Guerra Mondiale e del cinema di guerra, Midway evoca immagini cariche di pathos e di tensione.


I giorni compresi tra il 4 ed il 7 giugno 1942 non hanno visto soltanto lo scontro aereo navale più grande mai combattuto, ma rappresentano anche il punto di svolta nella guerra del pacifico che ha visto coinvolti Stati Uniti d’America e Giappone.


Alla fine di questo scontro, l’Impero giapponese ha subito una battuta di arresto nel suo programma di espansione e non ha mai più ripreso l’iniziativa fino alla fine del conflitto, avvenuta il 2 settembre 1945.

Midway non è soltanto il nome delle isole presso cui si sono scontrati gli imponenti schieramenti delle marine statunitense e giapponese, ma da un lato rappresenta il riscatto e la consapevolezza della vulnerabilità del nemico; dall’altro il sapore amaro della sconfitta, la coscienza di una disfatta da cui la marina imperiale ed il Giappone intero non si sarebbero più ripresi.
E’ per questo motivo che a questa grande battaglia ed ai suoi protagonisti sono state dedicate più di una pellicola.

The Battle Of Midway - John Ford

Nel 1942 il regista John Ford realizzò un cortometraggio, girato direttamente sul campo di battaglia, nel bel mezzo della guerra, quella vera.

Al regista di Ombre rosse, Furore e Sentieri Selvaggi venne chiesto di immortalare lo scontro che infuocò il mare intorno agli atolli di Midway.
Le troupe dirette da Ford si esposero ai pericoli dei combattimenti per documentare la realtà della guerra e dei protagonisti che combatterono a Midway.
Non attori, ma soldati, aviatori e marinai che si trovarono ad affrontare la potenza della forza d’attacco giapponese, decisa a chiudere definitivamente la partita, distruggendo quel che restava della flotta americana nel pacifico.
Lo stesso John Ford restò ferito nel corso dell’attacco alle piste ed alle infrastrutture allestite dall’aviazione americana a Midway.
Il carico di tensione che soverchiava tutti, attaccanti e difensori, era reso ancora più pesante dalle aspettative che entrambe i contendenti nutrivano nei confronti dei propri uomini. Sia i comandanti che i loro sottoposti conoscevano il significato di un’eventuale sconfitta.
Per gli Stati Uniti perdere la battaglia delle Midway avrebbe significato lasciare senza difesa la costa ovest, che sarebbe potuta essere soggetta ad un tentativo di invasione da parte del nemico.
Per il Giappone, la sconfitta avrebbe avuto un contraccolpo catastrofico sia dal punto di vista della perdita di unita aereo navali impossibili da sostituire, sia dal punto di vista del morale dei militari e della popolazione giapponese tutta.
Nel corto di Ford, la cui durata di 18 min racchiude l’essenza del punto di vista americano su quanto accadde in quei tre giorni di combattimenti, vengono proposti al grande pubblico le immagini girate tra le truppe di terra che presidiavano le isole, tra i marinai imbarcati sulle unità della marina e tra gli aviatori che si sarebbero resi protagonisti della sconfitta dei giapponesi.
The Battle of Midway di John Ford venne premiato con l’oscar come miglior documentario.

Nel 1976 Jack Smight gira “The Battle of Midway”, con cui racconta la propria versione della battaglia, realizzando un film che utilizza immagini tratte da documentari di guerra e scene riprese da altri film, come “Missione segreta” del 1944, “Tora, Tora Tora” del 1970 e del film giapponese del 1960 “8 Dicembre 1941, Tokio Ordina: Distruggete Pearl Harbor”.

Film - La Battaglia di Midway


Partecipano al film attori del calibro di Henry Fonda, Charlton Heston, Robert Mitchum, James Coburn, Toshiro Mifune , soltanto per citare alcuni tra i più importanti, ma il cast si completa con molti altri nomi di attori che sarebbero diventati di li a poco conosciuti dal grande pubblico.

Il film di Smight intende calare lo spettatore nell’azione, non soltanto attraverso riprese piene di dinamismo, ma anche attraverso l’utilizzo di un nuovo sistema audio denominato Sensurround, in grado di produrre basse frequenze durante le scene di bombardamento, in modo da fare tremare le poltrone delle platee dei cinema e rendere realistico l’effetto delle bombe che esplodevano, creando un effetto molto suggestivo.
La ricerca della spettacolarità delle scene di guerra mette in secondo piano la recitazione, soprattutto degli attori più giovani, che in diverse situazioni sembrano goffi e con un approccio esagerato, tanto da rendere grotteschi alcuni dei momenti più tragici.

Nel complesso l’opera di Jack Smight è una buona prova del genere bellico, che in quegli anni continuava a produrre un gran quantitativo di pellicole. Tra il 1970 ed il 1979 vennero realizzati una settantina di film, tra pellicole di guerra e produzioni ambientate nel periodo della secondo conflitto mondiale.
Oltre ai temi squisitamente bellici, il film tratta dei rapporti tra padre e figlio (cap. Matthew Garth, interpretato da Charlton Heston ed il sottotenente Thomas Garth interpretato da Edward Albert), che si ritroveranno a Pearl Harbour pronti ad imbarcarsi alla volta delle Midway.
Anche il tema dell’internamento degli americani di origine giapponese da parte del governo degli Stati Uniti, viene proposto come riflessione a posteriori sul trattamento subito da intere famiglie considerate come una minaccia alla sicurezza nazionale.
Ritenute potenziali spie e/o possibili collaborazionisti dell’impero giapponese, migliaia di cittadini americani dovettero lasciare le proprie case e le proprie vite per essere radunate, rinchiuse e guardate a vista dall’esercito americano. Alla valutazione da parte delle autorità, che riteneva queste persone come una possibile minaccia interna, si unì la paura di molti americani che, dopo l’attacco a Pearl Harbor sferrato il 7 dicembre 1941 dall’aviazione e dalla marina militare giapponese, sfociò in un vero e proprio sentimento di razzismo nei confronti dei propri concittadini di origine nipponica.
Questo aspetto della guerra del pacifico viene raccontato attraverso il legame sentimentale nato tra il giovane Thomas Gart, pilota di Dauntless della marina degli Stati Uniti e la giovane Haruki Sakura, una ragazza di origine giapponese che insieme alla famiglia, viene trattenuta in un’apposita area di internamento a Pearl Harbor. Qui resta in attesa di essere trasferita presso uno dei centri di “detenzione” allestiti per ospitare questi americani diventati improvvisamente un potenziale pericolo per gli Stati Uniti.

Midway film del 2019 di Roland Emmerich

Nel 2019 esce nelle sale di tutto il mondo “Midway” di Roland Emmerich, un colossal del cinema bellico che racconta la storia della Battaglia delle Midway, cercando di restare fedele allo svolgersi degli avvenimenti che in soli tre giorni ribaltarono rapidamente le sorti della guerra tra il Giappone Imperiale e gli Stati Uniti d’America.
Nel film di Emmerich si abbandona lo stile “scanzonato” nella recitazione, tipica dei film holliwoodiani degli anni 60 e 70, per recuperare il pathos che il racconto di un evento tanto grande quanto drammatico richiederebbe.
In questa nuova versione cinematografica della “Battaglia” per il predominio nell’Oceano Pacifico è stato arruolato un cast che vede tra le proprie fila la partecipazione di Woody Harrelson (Ammiraglio Chester W. Nimitz), Dennis Quaid (William Halsey), Aaron Eckhart (Colonnello Jimmy Doolittle).
La storia segue gli avvenimenti raccontati in ordine cronologico ed ovviamente richiama il racconto di “The Battle of Midway” del 1976.
Ma non si può parlare di remake, in quanto il film intende mantenere costantemente la tensione riconducibile al grave momento storico ed alle azioni di guerra che avrebbero portato alla sconfitta della flotta aero navale giapponese al largo degli atolli di Midway.
Le gesta di marinai ed aviatori delle due marine da guerra, che si confrontano in uno scontro titanico, non lascia spazio al sorriso bonario che oggi strappa la visione di certi momenti del film di Smight.
Le scene di combattimento restituiscono tutta la tensione del momento e gli effetti speciali rendono bene l’azione bellica.

Dauntless in azione nei cieli al largo delle isole Midway - Film Midway 2019 di Roland Emmerich


A nostro avviso il film del ’76 mette meglio in evidenza gli aspetti legati alla fase di preparazione dell’attacco sferrato dai giapponesi e le difficoltà di interpretare lo scenario in cui si sarebbe svolta l’azione. La costante ricerca della vittoria, nonostante il continuo variare delle forze dei due schieramenti e la loro disposizione sul campo di battaglia, il cambio repentino delle scelte prese e di quelle che i comandanti hanno deciso di non intraprendere, tutto viene reso con forza nel film di Smight.
Il peso gravoso generato dall’incertezza provocata dall’assenza di informazioni certe e dalla comparsa nello scenario della battaglia di forze nemiche di cui non si era a conoscenza, genereranno una serie di eventi carichi di conseguenze.
Tornando al 2019, uno dei pregi di Midway di Emmerich è il desiderio di riportare sul grande schermo il genere bellico, strizzando gli occhi ai colossal realizzati ad Hollywood dal dopoguerra in poi.
Il tentativo non riesce a rendere giustizia alla portata dell’evento storico.
Il flusso della storia sembra volere partire forzatamente dal preambolo che ha determinato l’ingresso degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale, l’attacco a Pearl Harbor, per poi proseguire a grandi passi verso la battaglia delle Midway. Ma il sentiero intrapreso dal regista diventa man mano meno visibile e delineato.
Anche la tragedia vissuta dai combattenti perde di forza intimista e si avvicina ai film di propaganda prodotti durante la seconda guerra mondiale ed immediatamente dopo.
Midway non convince, anche se è un film che incontra il gusto degli appassionati del genere.


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